Da anni il Coordinamento Famiglie Affidatarie è impegnato nella ricerca e nella diffusione della cultura dell’accoglienza, studiando e promuovendo pratiche professionali e modelli operativi che puntano alla gestione cooperativa e sinergica delle complesse situazioni che riguardano i minori, con il preciso intento di evitare che vengano contrapposti i loro bisogni a quelli delle persone che si occupano di loro.

Alla luce di questo impegno e di questa sensibilità, in riferimento al recente allontanamento di un minore dal padre avvenuto in una scuola primaria della provincia di Brescia (che nei giorni scorsi ha suscitato scalpore giornalistico e sconcertato la pubblica opinione), desideriamo esprimere alcuni pensieri che riteniamo importanti per non dimenticare princìpi fondamentali e fare chiarezza,

Come Coordinamento Famiglie Affidatarie (CFA):

  • sottoscriviamo la presa di posizione dell’UNICEF, così come riportata dal Giornale di Brescia;
  • esprimiamo la nostra preoccupazione perché i diritti di questo minore siano tutelati nella loro integrità, senza essere subordinati a diritti veri o presunti di adulti in competizione;
  • auspichiamo che il bambino al centro della vicenda non debba pagare con la propria sofferenza scelte sbagliate o poco accorte di chi sia chiamato a tutelare il suo diritto alla protezione con la delicatezza necessaria nei passaggi utili al mantenimento delle sue relazioni fondamentali;
  • esprimiamo con forza il nostro disappunto per la scarsa attenzione con cui si confezionano titoli di giornale (redatti forse con il solo scopo di attirare l’attenzione), che non contribuiscono certo con professionalità ad informare la pubblica opinione su temi così delicati e complessi. Sarebbe opportuno che i giornalisti si documentassero sulle differenze tra “famiglie affidatarie” e “case famiglia”, e non esprimessero in trasparenza opinioni sulla liceità di scelte che gli operatori del settore (servizi, Tribunale, famiglie affidatarie ecc.) sicuramente si assumono con professionalità, non con leggerezza e a fronte di approfondite valutazioni, che certo non si raccontano in poche righe di giornale.