Il classico e meraviglioso “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, di Luis Sépulveda, non ha nemmeno bisogno di presentazioni. Storia di un affido speciale in una famiglia, sotto la metafora degli animali, che tanto piacciono ai bambini e permettono loro di capire cose che spiegate dal punto di vista concettuale sarebbero eccessive.
«Prometti che non mangerai l’uovo» stridette aprendo gli occhi. «Prometto che non mi mangerò l’uovo» ripetè Zorba. «Promettimi che ne avrai cura finché non sarà nato il piccolo» stridette sollevando il capo. «Prometto che avrò cura dell’uovo finché non sarà nato il piccolo». «E prometti che gli insegnerai a volare» stridette guardando fisso negli occhi il gatto. Allora Zorba si rese conto che quella sfortunata gabbiana non solo delirava, ma era completamente pazza. «Prometto che gli insegnerò a volare. E ora riposa, io vado in cerca di aiuto» miagolò Zorba balzando direttamente sul tetto.