Sulle varie testate di informazione (specializzate o generaliste) sta rimbalzando la notizia di qualche modifica normativa del mondo dell’affido familiare.
Infatti il giorno 8 febbraio 2024 sono state approvate dalla Conferenza Stato-Regioni le nuove “Linee guida per l’affidamento familiare“ (un aggiornamento di quelle in vigore, datate 2012), che hanno riscosso un certo apprezzamento anche dalle associazioni familiari e di affido. Il problema sarà ora convincere le Regioni a metterle in pratica… anche perché spesso non erano implementate nemmeno le precedenti.
Poi però, come un fulmine a ciel sereno, il giorno 26 marzo si apprende di un DdL (Disegno di Legge) proposto dai Ministri Nordio e Roccella avente per titolo “Disposizioni in materia di tutela dei minori in affidamento” che introduce:
- il Registro Nazionale di istituti e case-famiglia
- il Registro provinciale dei minori in affido
- l’Osservatorio Nazionale sugli istituti di assistenza.
E qui dobbiamo registrare molte più critiche, per un approccio poco collegiale e un orientamento che privilegia il controllo rispetto alla valorizzazione delle famiglie affidatarie, e che lascia intendere un ombra di sospetto nei confronti delle famiglie affidatarie. Ovviamente un Disegno di Legge può ancora cambiare molto in Parlamento… e molti si augurano che questo accada.
Chi vuol leggere qualcosa trova informazioni su vari siti:
- sul sito dell’Associazione Amici dei bambini (vedi qui per un commento alle Linee Guida)
- sul sito avvenire.it (qui sulle linee guida, qui sul DdL)
- ovviamente sul sito del Coordinamento Care (di cui il CFA fa parte), che ha fatto un comunicato stampa. Lo trovate qui e in allegato
- sul sito vita.it, per esempio qui, qui e qui.